Studio Legale Sangiorgi - Tordi - Vaccari
23-10-2024
Commette il reato di maltrattamenti la maestra che sistematicamente utilizza metodi violenti a fini educativi. Cass., sez. VI pen. sent. 15 ottobre 2024, n. 37747
L′uso sistematico della violenza, quale ordinario trattamento del minore affidato, anche nellipotesi in cui fosse sostenuto da "animus corrigendi", non può rientrare nella fattispecie di abuso dei mezzi di correzione ma concretizza, sotto il profilo oggettivo e soggettivo, gli estremi del più grave delitto di maltrattamenti. Infatti, affinché possa essere configurato il reato di abuso di mezzi di correzione in luogo del reato di maltrattamenti, la risposta educativa dell′istituzione scolastica deve essere sempre proporzionata alla gravità del comportamento deviante dell′alunno e, in ogni caso, non può mai consistere in trattamenti lesivi dell′incolumità fisica o afflittivi della personalità del minore. Né l′intenzione dell′agente di agire esclusivamente per finalità educative e correttive costituisce un elemento dirimente per far rientrare il sistematico ricorso ad atti di violenza commessi nei confronti di minori nella meno grave previsione di cui all′art. 571 c.p. anziché in quella dell′art. 572 c.p.